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La tipica colazione italiana al bar è storicamente legata all’espresso e al cappuccino, e alle loro varianti, accompagnate da un croissant (o comunque un prodotto simile). C’è chi aggiunge anche una spremuta di arancia e chi preferisce sostituire il dolce con qualcosa di salato.
Spesso la colazione al bar in Italia viene consumata al banco e diventa l’occasione per scambiare qualche parola con il barista. In alternativa, la colazione è vissuta come un momento da condividere al tavolino con amici e familiari (ma anche colleghi).
Sembra però che questo rito stia conoscendo un momento di crisi. L’Istituto Espresso Italiano (IEI) ha aperto un dibattito tra i professionisti italiani. Per la maggior parte di loro è un dato di fatto che le colazioni al bar siano calate negli ultimi due anni. I motivi sono diversi: la paura di frequentare locali affollati, lo smart working, la certificazione vaccinale obbligatoria e anche l’accresciuta abitudine di fare la colazione a casa (dopo avere acquistato macchine per caffè home durante il lockdown).
Il problema non sarebbe quindi il prezzo dell’espresso. Il costo medio di una tazzina oscilla attualmente tra 1,10 e 1,30 €. Sempre i professionisti ascoltati da IEI ritengono che migliorare la qualità del caffè potrebbe incoraggiare gli italiani a tornare a fare colazione al bar, anche se ciò comporterebbe un lieve aumento del prezzo (tra i 10 e i 20 centesimi di euro a tazza).
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